Monticello Amiata

Frazione del Comune di Cinigiano.

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Descrizione

Il borgo è situato a 734 metri sul livello del mare, lungo la strada che conduce verso il Monte Amiata e in prossimità della riserva naturale regionale di Poggio all'Olmo. L'agglomerato urbano conta circa 400 abitanti mentre la frazione ne conta circa 500.
L'area segna il definitivo passaggio dalla collinare valle dell'Ombrone al  Monte Amiata. Monticello Amiata dista circa 50 chilometri da Grosseto e poco più di 9 chilometri dal capoluogo comunale.
  
Il Borgo e Cenni storici

Durante la dominazione longobarda, e a seguito della fondazione dell'abbazia di San Salvatore, venne costituita, per volere imperiale, una grande “grancia” denominata Monticlu, che comprendeva le località e le pievi di Montenero, Montepinzutolo e Montelaterone. I primi documenti lo fanno risalire al 797 d.c. Nel 915 l'Imperatore Berengario I confermò la possessione da parte dell'Abbazia di San Salvatore della pieve di Santo Stefano a Montepinzuolo. Vista la crescente importanza geografica del luogo, ricordato in un diploma del 5 aprile 1027 di Corrado II e poi feudo dei signori di Tintinnano, nel 1240 il castrum fu distrutto da un incendio, infatti il luogo dove sorgeva è tuttoggi denominato castellarso.
Gli abitanti del luogo ottennero dai monaci dell'Abbazia di poter ricostruire in un colle poco distante, dove già esisteva un nucleo abitato, e lo chiamarono Monticello. Fu cosi che, dopo 20 anni di ingenti lavori, il borgo fortificato venne terminato e nel 1261 divenne comune autonomo con tanto di statuto firmato da tre rappresentati del castello e dal notaio dell'abate e conservato in originale all'Archivio di Stato di Siena. L'Abazia vi manteneva giurisdizione ma concesse un'ampia autonomia. Venne successivamente costruito il palazzo Pretorio in cui si dovevano svolgere le attività pubbliche comunali e giuridiche.
Agli inizi del XIV secolo questa comunità venne posta sotto la protezione di Siena e, nel 1368, per insubordinazioni riguardanti il doppio pagamento di tasse all'Abazia di San Salvatore e a Siena, ricevette dal Papa Urbano V, su richeista dell'abate di San Salvatore, una scomunica che, curiosamente, ad oggi non è mai stata formalmente ritirata.
Annesso al Granducato di Toscana alla metà del XVI secolo, nel 1783 perse la sua autonomia, venendo accorpato a Cinigiano, nuova sede comunale.
Essendo di costruzione medievale, molti sono i richiami a tale epoca, inannzi tutto la cerchia muraria, inglobata dalle case, è pressochè intatta come le porte di accesso denominate Porta Monticelli e Porta San Francesco, ma sono molti anche gli architravi, stipiti o pietre sulle quali sono scolpite croci o simboli esoterici-templari o legati al culto miacaelico. Di notevole importanza e fattezza è l'antica cisterna costruita sotto la piazza principale a servizio del borgo.
All'entrata dei palazzi del centro storico è inoltre molto frequente trovare stemmi araldici di pregiata fattura.

 
Chiese ed edifici pubblici

  • La Chiesa principale, titolata a San Miche Arcangelo, fu distrutta nell'incendio di Montepinzuolo e ricostruita nell'attuale luogo, al centro del borgo, alla metà del 1200. Innalzata a prepositura nel 1264, ricevette poi il titolo di pieve nel XV secolo. Tra il 1815 e il 1832 è stata radicalmente ristrutturata dall'architetto Paglierini in stile neoclassico. Tra le maggiori opere contenute all'interno si segnalano: un' acquasantiera (XV sec.); la tela raffigurante San Carlo Borromeo in preghiera (XVII sec.) di Rutilio Manetti, due statue del XVIII secolo in gesso di san Sebastiano e San Michele Arcangelo, la tavola di Bartolomeo Neroni, detto il Riccio, con la Madonna col Bambino in trono incoronata da angeli con San Lorenzo e Sant'Antonio Abate adoranti (1535-1540), un tabernacolo marmoreo a muro decorato, databile intorno al 1470 e avvicinabile alla maniera dello scultore Antonio Ghini.
  • L' Oratorio della Compagnia di San Sebastiano, fuori dal borgo, risalente al XV secolo, è stato recentemente trasformato. All'intero sono custodite una tela del Manetti con la Madonna col Bambino in gloria con San Nicola da Tolentino e Sant'Agostino (1650) ed una scultura in legno di San Sebastiano (XV sec.).
  • Santuario della Madonna di Val di Prata, a cui si accede dal parco della Rimembranza poco fuori dal paese, è ricordato sin dal 1198 in un documento di Papa Innocenzo III nel primo anno del suo pontificato dove senza dire il titolo riconosce all’abate di San Salvatore “il potere che avete sulla chiesa dentro al castello e sulla chiesa fuori dal castello. Nel 1218 troviamo l’atto di papa Onorio III che parla della chiesa all’interno del castello e della chiesa di Maria di Val di Prata; da questi ed altri documenti possiamo dedurre che gia prima del 1000 esisteva in quel luogo un tempio dedicato alla Vergine.  Trasformato tra il 1847 e il 1865, contiene due altari seicenteschi, dedicati a Sant'Antonio (1692) e alla Madonna del Carmine (1691), dove è posta la pala della Madonna del Carmine, Santa Teresa d'Avila, Santa Elisabetta d'Ungheria, San Filippo Neri e Sant'Elena attribuita a Giuseppe Nicola Nasini. Inoltre è presente nella chiesa una tavola di fine XV secolo denominata Madonna della Consolazione, rimaneggiata nel corso dei secoli, molto venerata e ritenuta miracolosa.
  • La Cappella della Madonna del Lampino è situata poco fuori dal paese lungo la vecchia strada che da Monticello conduceva a Paganico e che conduce anche alle Ripe. E' stata costruita su di un tabernacolo affrescato del XVI secolo, oggi posto sulla parete di fondo, che raffigura la Madonna col Bambino, San Michele Arcangelo e San Pietro.
  • Casa Museo di Monticello Amiata: il Palazzo Comunale, situato nella centrale via Grande, risale al XVII secolo ed era la sede del comune di Monticello. Sopra il portale bugnato è posto lo stemma degli Aldobrandeschi. Nonostante nel 1783 il granduca Pietro Leopoldo sancì il trasferimento della sede municipale a Cinigiano, l'edificio mantenne la sede del tribunale fino al 1837. Successivamente fu abitazione in parte della famiglia Maccherini, mentre oggi ospita la Casa Museo di Monticello Amiata, unico museo del Comune di Cinigiano. Tale museo etnografico, sviluppato su più piani, venne inaugurato nel 1987 e riproduce una tipica abitazione contadina ottocentesca, ponendo particolare attenzione agli antichi mestieri legati alla lavorazione dell'olio e delle castagne.

Cosa fare
 
Sono stati realizzati dei percorsi naturalistici sia all'interno del borgo che all'esterno per la conoscenza del territorio circostante e della storia del luogo ideali per il trekking, MTB e passeggiate a piedi e a cavallo:
 

  • Riserva naturale regionale di Poggio all'Olmo: molti sono i sentieri che si snodano all'interno della riserva come il sentiero aquilaia  3,7 km e che prosegue poi in direzione del Monte Penna a Castell'Azzara, il sentiero delle acque di 3,6 km che conduce fino a Castiglioncello Bandini, il sentiero campo ai peri 2,4 km che prosegue in direzione Salaiola (Arcidosso) ed infine il sentiero dei patriarchi di 7,1 km che si snoda tra castagneti secolari;
  • via delle fonti: itinerario storico-ambientale attorno al paese di Monticello Amiata che si sviluppa scendendo verso le sorgenti d'acqua conosciute con i nomi di Fonte vecchia e Fonte di sotto, utilizzate in passato come abbeveraggio per gli animali e per rifornimenti ad uso domestico;
  • via della castagna: un percorso naturalistico che si inoltra nei boschi sotto al paese fino a raggiungere una vasta area di castagneti da frutto. L'itinerario si caratterizza anche per elementi di tipo antropologico, grazie alla presenza di essiccatoi, capanne e muri a secco;
  • Monticello Amiata sulle tracce dei templari: è un percorso interamente inserito nel centro storico di Monticello che mette in evidenza, attraverso cartelli informativi, tutte le tracce esoterice-templari o legate al culto micaelico tuttora visibili. (in fase di allestimento)

 
 
   
Curiosità

  • Scomunica papale lanciata dal Papa Urbano V alla popolazione nel 1368;
  • Stemma dell'abate o Pietra della scomunica: il prete del tempo, intorno alla metà del 1800, trovando nei sotterranei della chiesa l'architrave con lo stemma dell'abate del San Salvatore, decise di porlo sopra la porta della canonica. Il caso volle che negli anni seguenti una forte siccità colpisse le campagne del luogo e così la popolazione riverso la colpa sulla presenza di tale incisione tanto che il parroco fu costretto a rimuoverlo e rovinarlo. Quello che oggi resta è murato nel parapetto della casa canonica;
  • Il paese agli inizi del XX sec. era la base logistica della Miniera di Manganese situata sul Monte Aquilaia. Con il fallimento della società alla fine degli anni '20, fallì anche la Banca Cattolia di Monticello che aveva finanziato l'operazione mineraria;
  • Le poesie e le “mascherate” del poeta contadino Ramiro Temperini hanno raccontato aneddoti e storie di vita paesana per tutto l'arco della sua vita. Sono statai inoltre pubblicati tre volumi sulle sue opere;

Modalità di accesso:

Accesso su strada asfaltata.

Indirizzo

Contatti

  • PEC: comune.cinigiano@postacert.toscana.it
  • PEC: comune.cinigiano@postacert.toscana.it

Ulteriori informazioni

Feste ed Eventi paesani

 
Altre associazioni

  • Gruppo vocale la monticellese
  • Confraternita di Misericordia di Monticello Amiata
  • A.V.I.S. Monticello Amiata
  • A.N.P.I. Monticello Amiata
  • Agorà cittadinanza attiva
  • Irsuto (squadra di caccia)
     

Dove dormire

  • Campeggio Il Lucherino Tel. +39 0564 1760178 Link al sito 
  • Agriturismo Le Pianore  Mail  lepianore@gmail.com Link al sito
  • La Banditaccia Mail info@labanditaccia.com  Link al sito
  • B&B La Casa Di Caterina Tel. +39 3385087397
     

 Dove mangiare e fare aperitivo

  • Il Lucherino  Mail lucipanfi@hotmail.com Link al sito
  • Il Riccio  Mail ilriccio.monticelloamiata@gmail.com Link al sito
  • Bar Ne Pinzo Tel +393298963271

Pagina aggiornata il 19/08/2024