La località è situata nella parte settentrionale del territorio del comune di Cinigiano, lungo la valle dell'Ombrone all'estremità occidentale della val d'Orcia . E' delimitata a nord dal fiume Orcia che segna il confine con il comune di Montalcino, ad ovest dal fiume Ombrone, a est dal torrente Ribusieri, e a sud dai piccoli rilievi collinari di Poggio Mai (189 m), Poggio dell'Amore (153 m), Poggio La Serrata (149 m); mentre confina ad ovest con Paganico e Sasso d'Ombrone, a sud con Cinigiano, ad est con Sant'Angelo Scalo e Montenero d'Orcia, e a nord con Monte Antico.
Il centro abitato ,che dista circa 11 km dal capoluogo comunale e poco più di 35 km da Grosseto, insieme alle campagne circostanti, conta meno di 100 abitanti. Nella località è presente l'unica zona industriale del Comune.
Cenni storici
Il territorio è stato abitato sin dal periodo etrusco e romano e poi medievale. Numerosi sono gli scavi archeologici ancora in esecuzione. Queste terre divennero poi di proprietà dei signori Placidi di Poggio alle Mura, i quali proprio qui avevano fatto costruire una cappella dedicata a Santa Petronilla a servizio delle popolazioni rurali.
Il borgo si è tuttavia sviluppata solamente nella metà del '900, a seguito della razionalizzazione delle campagne ad opera dell'Ente Maremma, grazie all'attuazione della riforma agraria.
L'edificio centrale, proprio per la sua posizione, doveva fungere da centro di servizio e punto di aggregazione per tutti quei poderi e case coloniche sparse nella vasta area rurale tra l'Ombrone e la val d'Orcia, compresa tra Monte Antico, Cinigiano e Sant'Angelo in Colle, in seguito al fenomeno dell'appoderamento e cioè della concessione di poderi ed appezzamenti di terra.
Nel progetto iniziale, redatto dall'architetto Luigi Vagnetti nel 1955, il borgo avrebbe dovuto chiamarsi Santa Petronilla e sarebbe dovuto sorgere in un'altra posizione rispetto l'attuale. Tuttavia, anche per una serie di vicissitudini nei rapporti tra l'Ente Maremma e la curia vescovile, tale progetto non verrà mai realizzato e un nuovo incarico di progettazione fu affidato all'architetto Carlo Boccianti nel 1960. Come nuova localizzazione fu scelta la località dei Piani Rossi, lungo la strada provinciale del Cipressino, e il borgo, che prese successivamente il nome di Borgo Santa Rita, venne inaugurato soltanto nel 1964.
Venne costruito con due edifici centrali principali: la chiesa e l'allungato edificio dei servizi pubblici, bar e botteghe.
Negli anni successivi il centro abitato si sviluppò come borgo agricolo anche grazie alla costruzione di una piccola zona residenziale.
Oggi
Verso la fine degli anni novanta, l'amministrazione comunale decise di realizzare qui la principale zona artigianale del comune di Cinigiano, suddivisa in vari lotti dai 2000 ai 4000m².
Le attività incrementarono ulteriormente quando venne realizzata un'area industriale da 74000m².
Nell'area industriale nel 2016 è stato creato il laboratorio tecnico multidisciplinare Certema, costrutio con fondi provinciali e regionali e in collaborazione con la scuola superiore Sant'Anna di Pisa ed aziende private. La struttura si occupa di settori come la meccanica, chimica, robotica, energie rinnovabili e domotica oltra alla sperimentazione di brevetti.
Agli inizi del 2020, l'amministrazione comunale, interessata alla riqualifiazione dell'area, a seguito della richiesta fatta alla Regione Toscana, ottiene la proprietà degli immobili costruiti come da progetto del 1964.
Oltre alle attività industiali, artigianali e commerciali, nelle campagne circostanti si sono sviluppati molti agriturismi ed aziende vitivinicole di notevole importanza.
Edifici Religiosi
Chiesa di Santa Petronilla: l'edificio venne costruito insieme alla struttura del Borgo tra il 1963-1964 su progetto del Boccianti che realizzò pure gli arredi interni. Ha una pianta circolare in calcestruzzo. La chiesa prende il nome dall'antica cappella del 1300, oggi diruta, che sorge in prossimità dell'abitato e voluta dai signori di Poggio alle Mura.